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L’ aguzzino di San Lorenzo

” L’aguzzino di San Lorenzo”

Nelle Giornate di Grafts appuntamento il 5 ottobre a San Michele Arcangelo (ore 11). Il restauro degli affreschi. Ce ne parla chi lo sta eseguendo.
Il volto, con lo sguardo cupo e accigliato, che sta al centro della scena è quello dell’aguzzino di San Lorenzo, riusciamo a scorgerlo osservando con attenzione il più antico affresco della chiesa di San Michele Arcangelo (davanti alla Fontana Antonini), risalente al XII secolo, parte di una complessa rappresentazione agiografica nella quale si riconosce il celebre episodio del martirio del santo.
In queste settimane, per iniziativa della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti, un piccolo gruppo di esperti capeggiato da Emiliano Antonelli sta restaurando l’affresco con l’intenzione di restituircelo nella sua originaria e straordinaria potenza espressiva.
Sabato 5 ottobre alle 11, nell’ambito delle #GiornatediGrafts e delle #passeggiatealatrensi, Emiliano Antonelli (che ringraziamo per la disponibilità, così come ringraziamo lo storico della soprintendenza Lorenzo Riccardi, che ha dato il suo benestare) spiegherà ai visitatori le problematiche e le soluzioni del restauro intrapreso. E ci anticiperà l’intero intervento che riguarderà anche il resto degli affreschi, più recenti, della chiesa. Una lezione da non mancare.
Qualcosa in più vogliamo dire della Chiesa di San Michele che ha un’origine lontanissima nel tempo. Lo storico dell’arte Mario Ritarossi ci racconta: “Non si hanno notizie certe, ma la sua edificazione nei pressi di una cisterna romana addossata alla viva roccia del colle, non può che evocare la più autentica tradizione longobarda, che a partire dal VII secolo portò alla costruzione dei cosiddetti Santuari Micaelici, situati in cavità rocciose caratterizzate dalla presenza di acqua, che veniva raccolta per le sue facoltà terapeutiche effuse dall’Angelo guerriero. In un documento del 10 marzo 1486 la chiesa compare sotto il titolo di Sant’Angelo degli Spoletini, a testimoniare la probabile sopravvivenza, all’interno del Rione Spidini dove è ubicato il sacro edificio, di un’antica comunità originaria di Spoleto, capitale dell’omonimo ducato longobardo”.
L’affresco del Martirio di San Lorenzo è l’unica pittura rupestre medievale presente nel nostro territorio e si può ammirare sulla parete superstite dell’originaria cisterna.

Grafts

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