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Il ciclostile di “Libertà”

Carlo Costantini

Il ciclostile di “Libertà” e Carlo Costantini alle Giornate di Grafts del 5 e 6 ottobre.
Carlo Costantini, nella foto che pubblichiamo, sta maneggiando un arnese che i giovani di oggi non conoscono. E’ un ciclostile, una sorta di macchina tipografica in formato ridotto, con la quale, ancora negli anni Settanta del secolo scorso, si stampavano “in casa” i volantini, i bollettini di informazione delle associazioni o dei gruppi politici, qualche volta perfino i giornali.
Il ciclostile su cui Carlo armeggia con tanta cura ha però una storia da raccontare, una bella storia. Quella di un gruppo di giovani cattolici – guidati da un prete, Don Angelo Menicucci -.che costituirono il piccolo nucleo della resistenza antifascista ad Alatri. Era il 14 novembre del 1943, quando da quel ciclostile (l’addetto era l’allora seminarista Don Pietrino Di Fabio) uscì la prima copia di “Libertà”, il giornale che raccolse la voglia di lotta e le speranze di quei giovani, tra cui un ruolo importante venne recitato proprio da Carlo Costantini.
Lo esporremo il 5 e 6 ottobre al Chiostro di San Francesco, per le giornate di Grafts-innesti di community. Si parla di beni pubblici da non dimenticare e il ciclostile di “Libertà” è un bene di tutti, che ci onoriamo di poter ospitare in modo che possa raccontare anche oggi la sua versione dei fatti.Abbiamo chiesto a Carlo Costantini, che è stato un protagonista della vita politica e amministrativa della nostra città, della quale fu sindaco all’incirca mezzo secolo fa, di aggiungere una sua testimonianza diretta.
Lo farà, parlando di Alatri e delle passioni e i sentimenti con cui l’ha vissuta lungo i suoi esemplari novanta anni, domenica 6 ottobre alle 11,30 precise. Accoglieremo e ascolteremo con affetto riconoscente la sua lezione.

Grafts

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