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Riduci – Rigenera – Riusa: un’idea progettuale per l’ex San Benedetto

Il 6 ottobre 2019 presso il Chiostro di San Francesco, Alatri (FR), è stato presentato alla comunità il progetto “GRAFTS – innesti di community” frutto di un anno di lavoro di giovani professionisti sui temi del recupero del riuso e della valorizzazione dei beni architettonici in disuso.
La presentazione è stata strutturata in due sezioni, nella prima la fase di analisi e nella seconda la proposta di progetto.
Il filo conduttore del progetto può essere riassunto in RIDUCI – RIGENERA – RIUSA dove all’interno confluiscono le esigenze della comunità.
Ad intervenire nella prima sezione sono stati gli architetti Maria Combusti e Giuseppe Pecci che hanno in prima istanza definito gli obiettivi e individuato una strategia comune da seguire. Successivamente si è proceduto con il censimento dei beni pubblici in disuso della provincia di Frosinone (escludendo la città di Frosinone) per individuarne le potenzialità e proporne una riconversione, così da poter offrire un’opportunità di rigenerazione e valorizzazione dei centri storici in analisi.
Fra i criteri di scelta i comuni con una popolazione non inferiore a 10.000 e non superiore a 30.000 abitanti.
I comuni in analisi sono stati: Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Fiuggi, Isola Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sora, Veroli nel quale sono stati individuati dei beni in disuso. Il comune scelto è stato quello di Alatri, specificatamente la struttura dell’ex Ospedale san Benedetto sito in Piazza Regina Margherita. L’edificio è situato nel centro storico e restituisce una forte immagine di degrado della città.
La prima parte della presentazione si è conclusa con l’intervento della dottoressa Giulia Padovani che ha presentato il concetto di progettazione partecipata (coinvolgimento attivo della comunità per la realizzazione di un progetto comune) messo in pratica nella somministrazione di un questionario costruito dietro un’attenta analisi di scenario. Il questionario ha raccolto le esigenze della popolazione in merito alla riqualificazione e alla valorizzazione dell’ex Ospedale.
La seconda parte ha riguardato nel dettaglio la struttura, dove gli architetti Manuela Ciangola, Lidiana D’Onorio e l’ingegnere Marta Mizzoni hanno analizzato la cronologia storica dell’edificio ripercorrendo le fasi costruttive per delinearne gli elementi di pregio storico da tutelare ed evidenziare lo stato di conservazione attuale. Successivamente gli ingegneri Marta Latini e Alessandro Igliozzi con gli architetti Chiara Bastianoni, Franca Maria Palombi, Sara Sarandrea  hanno illustrato le proposte di sviluppo progettuale nel quale sono state chiarite le funzioni pensate per la struttura come: L’info-point turistico, uno spazio ricettivo, un coworking, un mercato, un ristorante, una scuola di cucina, uno spazio flessibile, uno spazio dedicato alla produzione di manufatti artigianali, spazi dedicati alla coltura idroponica e magazzini con annessi locali tecnici. La presentazione è stata conclusa del dottor Francesco Gneo, dagli economisti Gabriella Arcese e Claudio Bisante e dagli avvocati Elena Cittadini e Daniele Palozzi che hanno proposto dei risvolti economici e giuridici portando degli esempi di finanziamenti dell’opera, facendo un excursus sui possibili finanziamenti pubblici e privati, sul crowdfunding e sulle opere di finanziamento del partenariato pubblico privato (P.P.P).
Il progetto “GRAFTS – innesti di community” dimostra come il lavoro supportato dall’impegno e dall’inclusione della cittadinanza, possano produrre delle idee e delle soluzioni per la valorizzazione e la riqualificazione degli ambienti urbani.
L’esperienza di progetto verrà pubblicata come guida procedurale, sia in italiano che in inglese, utile alla generalizzazione di un modello teorico replicabile in altri territori.

Il gruppo di lavoro

Grafts

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