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“Passeggiate alatrensi” esercizio di cittadinanza attiva

Se non riecheggiasse troppo il titolo di un libro famoso potremmo chiamarle “Passeggiate alatrensi”. Le due giornate conclusive del progetto #Grafts-innesti di community, che l’Associazione Gottifredo, con la collaborazione di tante altre associazioni e personalità della città e della provincia, ha svolto grazie al bando della #RegioneLazio “Comunità solidali” consisteranno innanzi tutto in una lunga, ripetuta, passeggiata per visitare i tesori della città, i suoi beni pubblici da troppo tempo lasciati a se stessi, le sue opere d’arte poco conosciute e pochissimo visitate. Passeggiate di informazione ma soprattutto per attivare energie comunitarie che sappiano intrecciarsi a rete per proteggere i nostri beni comuni, accudirli, sorvegliarli, segnalarli alla pubblica amministrazione, dichiarando solennemente che essi non sono terra di nessuno e che tutti abbiamo il dovere di fare quello che possiamo per conservarli o assegnarli a nuove funzioni.

Le passeggiate (ce ne saranno quattro, due sabato 5 e due domenica 6, coordinate dalla sezione di Alatri del CAI e dall’Auser provinciale) toccheranno i luoghi importanti, seguendo una mappa inserita nella nuova “Guida di Alatri” di #MarioRitarossi che distribuiremo gratuitamente a tutti i partecipanti e lasceremo poi a disposizione dei visitatori futuri fino a esaurimento di copie.
Nelle passeggiate arriveremo ai punti che immaginate, i soliti da guardare con occhi nuovi, ma gli approdi meno abituali, saranno tanti.
Andremo, certo, sull’Acropoli, ma entreremo nella zona pre-romana e Alto Medievale, restaurata di recente, dell’attuale Cattedrale.
Visiteremo la serie di affreschi delle chiese del centro storico e dell’immediata periferia (come la Donna), ma torneremo a vedere per intero il ciclo attribuito al Maestro d’Alvito che si trova distribuito tra San Francesco, San Michele e il Convento delle Calvariane. Mostreremo, infatti, anche le due stupende e inaccessibili opere di questo Convento, grazie alla cortesia delle suore che ci hanno permesso di fotografarle: le riprodurremo su due pannelli che sistemeremo nelle vicinanze dell’edificio che – detto per inciso – non merita di restare nella condizione in cui è lasciato oggi (è in vendita, per vicissitudini lunghe da racconatre) e tutti dovremmo perciò impegnarci perché sia restituito all’uso collettivo.
Entreremo direttamente, nei due Chiostri cinquecenteschi delle #MonacheBenedettine (un privilegio di cui siamo grati), ci sposteremo sul colle dei Cappuccini e visiteremo i sotterranei e le grotte che portano le vestigia di insediamenti antichissimi (grazie padre Maurizio), arriveremo a san Silvestro, ci daremo appuntamento davanti al palazzo Rodilossi, dono di un vescovo filantropo, un tempo orfanotrofio femminile, oggi cattiva coscienza di tutti noi che non riusciamo a strapparlo all’incuria e al degrado.
Maurizio Cianfrocca aprirà le porte della sua mostra permanente “Alatri in miniatura” collocata in una sala dell’#AssociazioneMusicapolis a Palazzo Stampa. I “pellegrini” saranno accompagnati da giovani guide volontarie che illustreranno tutte le “mete” per filo e per segno.

Le passeggiate del 5 e 6 ottobre, così ricche di tappe (indicheremo qui e con un manifesto ore e luoghi di raduno), sono possibili perché tanti, a cominciare dalla Diocesi di Alatri e Anagni e don Antonio Castagnacci, hanno voluto aiutare il nostro progetto, che ha il patrocinio del comune di Alatri, della FAI – Delegazione di Frosinone e dell’ufficio beni culturali della Diocesi e il viatico, come sempre senza riserve, dell’#UniversitàdiCassino e del suo Magnifico Rettore, Giovanni Betta.

Insieme con le passeggiate ci saranno tante iniziative di “cittadinanza attiva”: un laboratorio d’arte per bambini su come immaginano e vorrebbero per il loro futuro Piazza Regina e l’ex ospedale (a cura dell’associazione Acta Vezzacchi), mostre fotografiche dell’associazione #IlCampo e dell’alternanza scuola lavoro dell’Istituto Pertini sui beni da recuperare, esposizioni di foto e documenti rari, messi a disposizione da Remo Costantini con la collaborazione dei filatelici di Alatri, i quali cureranno anche la presentazione del libro di Gino Maiello, pubblicato grazie al loro contributo”, sulla zona archeologica di Pelonga. #MarcoArcese con la sua associazione di calcio terrà un incontro-esibizione sul calcio e l’educazione sportiva, come palestra di cittadinanza attiva.
Una serata (quella di sabato 5 ottobre) sarà riempita dalle coreografie della scuola di danza di #AlessiaGatta con libere variazioni sul tema della partecipazione e del protagonismo di comunità e individui.
Presenteremo poi il progetto per il restauro dell’organo Morettini della Chiesa degli Scolopi, elaborato dal Maestro Luca Salvadori. Avremo anche una testimonianza, non sappiamo ancora se diretta o solo video del più grande dei Maestri organari italiani, Francesco Zanin, che ci parlerà di come intervenire per restituire quel gioiello al godimento di tutti. Per questo obiettivo, lanceremo, rivolgendoci a istituzioni, enti, cittadini, una campagna di raccolta di fondi per riuscire nell’impresa, non facile ma non impossibile (ce la faremo).

In questi giorni numerose associazioni ci stanno contattando per entrare nel circolo virtuoso che abbiamo avviato. L’Associazione dei partigiani cristiani, per la disponibilità di Carlo Costantini, esporrà il ciclostile che nel novembre 1943 stampò i primi numeri di “Libertà”, il giornale clandestino dei cattolici della resistenza ciociara, altri ci hanno preannunciato loro interventi e per tutti troveremo spazio e a tutti diciamo grazie.

Alla fine, il clou dell’iniziativa. La presentazione di un progetto di massima, ideato da un gruppo di giovani urbanisti, architetti, giuristi, sociologi, economisti con le modalità della progettazione partecipata (in collaborazione con l’Ordine degli architetti), risultato di un lavoro che dura da mesi, sul recupero e il riutilizzo dell’ex ospedale San Benedetto. Inviteremo le autorità e i cittadini per confrontarci e, soprattutto, attivarci.

Di “Grafts-innesti di community” resterà molto: una linea guida (in italiano e in inglese) sulla buona pratica partecipativa che abbiamo condotto, che metteremo a disposizione per esperienze analoghe. Il testo lo elaboreremo con la consulenza degli esperti della società #PeopleTrainingConsulting parte del gruppo del Consorzio di cooperative sociali Parsifal e lo pubblicheremo per una edizione universitaria.
Resterà soprattutto Grafts e il suo modello, sotto il cui nome (e in collaborazione sempre con l’Ordine degli Architetti di Frosinone e il dipartimento di architettura della Università La Sapienza) continueremo il progetto come attività strategica dell’Associazione Gottifredo, rivolgendola non solo ad Alatri ma a tutte le città e le associazioni della provincia interessate.

Qualcosa e qualcuno abbiamo sicuramente dimenticato, ma rimedieremo alle omissioni, i nostri post (cimentatevi anche con gli indovinelli di “caccia al tesoro” sulle pagine facebook e instagram) saranno tanti e ci accompagneranno fino al 5 e 6 ottobre. In quei due giorni, poi, toccherà a voi.

Grafts

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