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“Passeggiate Alatrensi”. 5 e 6 ottobre.

“PASSEGGIATE ALATRENSI”. IL 5 e 6 OTTOBRE PER I NOSTRI BENI COMUNI, UN ESERCIZIO DI CITTADINANZA ATTIVA CON TANTE SORPRESE.

Se non riecheggiasse troppo il titolo di un libro famoso si potrebbero chiamare “Passeggiate alatrensi”. Le due giornate conclusive del progetto Grafts – innesti di community, che l’Associazione Gottifredo di Alatri, con la collaborazione di tante altre associazioni e personalità della città e della provincia, ha svolto grazie al bando della Regione Lazio  “Comunità solidali” consisteranno innanzi tutto in una lunga, ripetuta, passeggiata per visitare i tesori della città, i suoi beni pubblici da troppo tempo lasciati a se stessi, le sue opere d’arte poco conosciute e pochissimo visitate.

Passeggiate di informazione ma soprattutto per attivare energie comunitarie che sappiano intrecciarsi a rete per proteggere i beni comuni, accudirli, sorvegliarli, segnalarli alla pubblica amministrazione, dichiarando solennemente che essi non sono terra di nessuno e che tutti hanno il dovere di fare quello che possono per conservarli o assegnarli a nuove funzioni.

Non a caso GRAFTS-innesti di community lascerà in dotazione alla comunità cittadina e provinciale due progetti, nati dalla partecipazione di cittadini ed esperti, che hanno individuato due emergenze su cui intervenire con prontezza.

Il primo riguarda il recupero e la nuova funzionalizzazione dell’ex ospedale di Alatri, in piazza Regina Margherita, elaborato da un gruppo di giovani urbanisti, architetti, sociologi, giuristi, che hanno immaginato di trasformare questo grandissimo immobile, in stato di irreversibile degrado, in un “contenitore” di funzioni e attività nuove: dal mercato e fast food a chilometro zero, al coworking e all’artigianato, dalla ricettività alberghiera a tanto altro che verrà rivelato la sera del 6 ottobre quando si alzerà il sipario sulle tavole progettuali predisposte.

Il secondo concerne il progetto (curato dal Maestro Luca Salvadori) di recupero dell’antico organo Morettini della Chiesa degli Scolopi, uno strumento di altissimo pregio ormai inutilizzato e in stato di abbandono da anni, che verrà finanziato (questa è la scommessa “comunitaria”) con una campagna di raccolta fondi pubblici e privati lanciata nel corso delle due giornate del 5 e 6 ottobre.

Le passeggiate (ce ne saranno quattro, due sabato 5 e due domenica 6, coordinate dalla sezione di Alatri del CAI e dall’Auser provinciale) toccheranno i luoghi importanti della cittadina ciociara, seguendo una mappa inserita nella nuova “Guida di Alatri” di Mario Ritarossi che sarà distribuita gratuitamente a tutti i partecipanti e verrà lasciata poi a disposizione dei visitatori futuri fino a esaurimento di copie.
Nelle passeggiate si arriverà sia ai punti che tutti immaginano, i soliti ma da guardare con occhi nuovi, sia a tanti approdi meno abituali.
“Andremo, certo, sull’Acropoli, un monumento di rilievo mondiale,  – dicono all’Associazione Gottifredo – ma entreremo nella sua zona meno conosciuta, quella pre-romana e Alto Medievale dell’attuale Cattedrale, restaurata di recente.
Visiteremo la serie di affreschi delle chiese del centro storico e dell’immediata periferia (come la Donna e la Maddalena), ma torneremo a vedere per intero il ciclo attribuito al Maestro d’Alvito che si trova distribuito tra San Francesco, San Michele e il Convento delle Calvariane. Mostreremo, infatti, anche le due stupende e inaccessibili opere di questo Convento, grazie alla cortesia delle suore che ci hanno permesso di fotografarle: le riprodurremo su due pannelli che sistemeremo nelle vicinanze dell’edificio che – detto per inciso – non merita di restare nella condizione in cui è lasciato oggi (è in vendita, per vicissitudini lunghe da raccontare) e tutti dovremmo perciò impegnarci perché sia restituito all’uso collettivo.
Entreremo direttamente, nei due Chiostri cinquecenteschi delle Monache Benedettine (un privilegio di cui siamo grati), ci daremo appuntamento davanti al palazzo Rodilossi, dono di un vescovo filantropo, un tempo orfanotrofio femminile, oggi cattiva coscienza di tutti noi che non riusciamo a strapparlo all’incuria e al degrado”.

Una straordinaria novità sarà l’apertura del Salone del Palazzo Gottifredo, uno degli edifici civili più importanti dell’intero Lazio, che distrutto da un terremoto a metà del Trecento è stato ricostruito, con inappuntabile rigore filologico, dal proprietario attuale, l’architetto Alfredo Spalvieri, che accoglierà i visitatori e spiegherà la lunga e complessa impresa del lavoro di recupero.

Maurizio Cianfrocca aprirà le porte della sua mostra permanente “Alatri in miniatura” collocata in una sala dell’Associazione Musicapolis a Palazzo Stampa.

I “pellegrini” saranno accompagnati da giovani guide volontarie che illustreranno tutte le “mete” per filo e per segno.

Le passeggiate del 5 e 6 ottobre, così ricche di tappe ( saranno segnalati sui social e con un manifesto ore e luoghi di raduno), sono possibili perché tanti, a cominciare dalla Diocesi di Alatri e Anagni e don Antonio Castagnacci, hanno voluto aiutare il progetto, che ha il patrocinio del comune di Alatri, della FAI – Delegazione di Frosinone e dell’ufficio beni culturali della Diocesi e il viatico, come sempre senza riserve, dell’ Università di Cassino e del suo Magnifico Rettore, Giovanni Betta.

Insieme con le passeggiate ci saranno tante iniziative di “cittadinanza attiva”: un laboratorio d’arte per bambini su come immaginano e vorrebbero per il loro futuro Piazza Regina e l’ex ospedale (a cura dell’associazione Acta), mostre fotografiche dell’associazione Il Campo e dell’alternanza scuola lavoro dell’Istituto Pertini sui beni da recuperare, esposizioni di foto e documenti rari, messi a disposizione da Remo Costantini con la collaborazione dei filatelici di Alatri, i quali cureranno anche la presentazione del libro di Gino Maiello, pubblicato grazie al loro contributo”, sulla zona archeologica di Pelonga. 

Marco Arcese con la sua associazione di calcio terrà un incontro-esibizione sul calcio e l’educazione sportiva, come palestra di cittadinanza attiva.
Una serata (quella di sabato 5 ottobre) sarà riempita dalle coreografie della scuola di danza di Alessia Gatta con libere variazioni sul tema della partecipazione e del protagonismo di comunità e individui, particolarmente i più giovani.

“In questi giorni – sottolineano con soddisfazione gli organizzatori – numerose associazioni ci stanno contattando per entrare nel circolo virtuoso che abbiamo avviato. L’Associazione dei partigiani cristiani, per la disponibilità di Carlo Costantini, esporrà il ciclostile che nel novembre 1943 stampò i primi numeri di “Libertà”, il giornale clandestino dei cattolici della resistenza ciociara, l’associazione di volontari “Insieme onlus” integrerà i suoi giovani in vari momenti, gli infioratori della Cattedrale creeranno un’opera. Tanti altri hanno preannunciato loro interventi e tutti troveranno il giusto spazio”.

“Di “Grafts-innesti di community” – continuano – resterà molto: una linea guida (in italiano e in inglese) sulla buona pratica partecipativa che abbiamo condotto, che metteremo a disposizione per esperienze analoghe. Il testo lo elaboreremo con la consulenza degli esperti della società  People Training Consulting parte del gruppo del Consorzio di cooperative sociali Parsifal e lo pubblicheremo per una edizione universitaria.
Resterà soprattutto Grafts e il suo modello, sotto il cui nome (e in collaborazione sempre con l’Ordine degli Architetti di Frosinone e il dipartimento di architettura della Università La Sapienza) continueremo il progetto come attività strategica dell’Associazione Gottifredo, rivolgendola non solo ad Alatri ma a tutte le città e le associazioni della provincia interessate”.

L’Associazione Gottifredo

Alatri, 13 settembre 2019

COMUNICATO STAMPA

Grafts

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